IPA – Risposta pressoria all’esercizio negli ipertesi

Gli ipertesi con alti valori pressori a riposo dimostrano aumento della pressione anche durante l’esercizio fisico, ma il meccanismo responsabile di questo aumento pressorio è solitamente diverso da quello dei soggetti normotesi.

Un test ergometrico può, d’altronde, aiutare nella diagnosi d’ipertensione borderline o lieve, analizzando la caratterizzazione della risposta pressoria all’incremento dei livelli di attività fisica.

Esercizio dinamico

Durante questo, si assiste ad un aumento della portata per aumento della frequenza e della gittata sistolica e della contrattilità cardiaca. Il flusso ematico ai muscoli in esercizio aumenta per vasodilatazione locale, mentre il flusso ai muscoli a riposo e ai visceri diminuisce per vasocostrizione simpatica. Il risultato finale è un aumento della pressione sistolica con lievi modificazioni della diastolica e una diminuzione delle resistenze vascolari.

Nell’ipertensione moderata la portata aumenta come di norma, ma le resistenze, per un dato livello d’esercizio, se confrontate con quelle dei normotesi, sono più alte. Nei pazienti con ipertensione grave la portata è più bassa di quella dei soggetti di controllo della stessa età, per diminuzione della gittata cardiaca. La pressione sistolica, la diastolica e le resistenze periferiche sono molto aumentate.

Studi recenti hanno centrato l’attenzione sugli effetti ipotensivi di un singolo turno di esercizio dinamico. Dopo un unico turno di esercizio al treadmill è stata descritta una diminuzione della pressione sistolica e media a riposo per almeno 1-2 ore. La maggior parte dei ricercatori trova almeno una transitoria riduzione pressoria dopo treadmill o cyclette, per quanto le modificazioni emodinamiche riferite non siano durevoli e possano dipendere dalle caratteristiche basilari individuali e dall’intensità del protocollo d’esercizio.

La maggior parte degli studi che hanno riferito dell’effetto favorevole dell’esercizio dinamico sulla PA hanno utilizzato programmi che comprendono esercizio moderato-intenso di solito aerobico, jogging o andare in bicicletta. Sono state osservate diminuzioni significative della PA già dopo due settimane dall’inizio del training, effetto che permane per anni, almeno fino a quando permane uno stile di vita attivo. Quando i pazienti smettono di allenarsi o di partecipare a un programma di esercizio la PA spesso ritorna ai valori pre-allenamento.

Esercizio isometrico

La risposta normale all’esercizio isometrico è un aumento simultaneo della pressione sistolica e della diastolica, comunemente definita come risposta pressoria. L’entità dell’aumento pressorio è proporzionale all’entità della massa muscolare e alla percentuale di sforzo massimale impiegato nell’esecuzione dello sforzo isometrico.

Negli ipertesi la risposta pressoria è più accentuata, soprattutto ciò è evidente a carico della diastolica, per aumento delle resistenze periferiche. Una delle cause di questo fenomeno potrebbe essere individuata nella riduzione della reattività b-adrenergica con predominanza della reattività a-adrenergica.

La pressione è “resettata” e mantenuta a più alti livelli per tutto uno spettro di attività, dal riposo all’esercizio.Un allenamento moderato allo stiramento ripetuto risulterebbe attenuare la risposta acuta e indurre una caduta moderata della PA a riposo.

Esercizio contro resistenze

Alcuni studi suggeriscono che anche l’allenamento con i pesi possa abbassare la PA negli ipertesi, soprattutto se questo sia associato ad un programma di endurance. Studi su modelli animali suggeriscono inoltre che questo tipo di allenamento non faccia aumentare il rischio di ictus, e che l’ipertrofia concentrica che può derivare dall’allenamento non abbia effetti sfavorevoli sulla funzione ventricolare.


Lorenzo Messina

Dott. Lorenzo Messina Laurea in Medicina e Chirurgia Specializzazione in Medicina dello Sport Dottorato di Ricerca in Scienze Morfologiche e Biotecnologie Master Universitario di II livello Università degli Studi di Firenze in Ottimizzazione Neuro Psico Fisica e CRM Terapia Albo dei Medici Chirurghi di Modena Direttore Sanitario Poliambulatorio CARPI 3000 a Carpi (MO) Socio Ordinario della F.M.S.I. Socio Aderente alla S.I.C. Sport DCO (Ispettore Medico Antidoping)